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La grande “babbalùcia” scolpita, un’enorme chiocciola in ferro battuto sopraelevata da un basamento su cui è inciso “l’elogio della lentezza” che funge anche da panchina, è stata realizzata dal Maestro Enzo De Luca, artigiano da tre generazioni con studi artistici ed autore di numerose installazioni a Sambuca (dallo stemma araldico a varie e differenti riproduzioni della lumaca, ormai simbolo del borgo) e in altri comuni delle Terre Sicane. L’opera è stata realizzata presso la sua officina-laboratorio di Piazza Collegio, in collaborazione con il figlio, Paolo De Luca, Professore in Decorazione Pittorica, che ne ha curato la parte decorativa.

La scultura ha lo scopo di far riscoprire il valore della lentezza - lo scorrere del tempo nella prospettiva di una lumaca, che vive la sua vita lentamente, assaporandola in tutto il suo splendore. Nelle varie culture la lumaca è simbolo di energia e di fecondità, di resistenza e determinazione, di crescita spirituale e di rinascita: i primi cristiani misero i gusci di lumaca nei sarcofagi come simbolo della risurrezione e dell'immortalità dell'anima. Per l’economista e filosofo francese Serge Latouche è un modello di decrescita felice, perché nel momento in cui raggiunge la taglia massima della conchiglia in rapporto alle proprie dimensioni, l'accrescimento si arresta. Tutto questo rappresenta così bene Sambuca, borgo sostenibile rinato dopo le distruzioni del sisma del ‘68 grazie alla determinazione e alla capacità di resilienza della sua comunità, da essere diventata l’immagine rappresentativa della Sambuca Welcoming, accogliente e significativa per sostenibilità, memoria, arte, rigenerazione e territorio.

Forse non tutti sanno che… gli abitanti di Sambuca da sempre vengono chiamati “sammucàri babbaluciàri” (sambucesi lumaconi) dal termine "babbalùcia” (lumaca); questo appellativo, che ricorda la gran quantità di lumache (babbalùci) che un tempo popolavano le campagne, a loro piace così tanto che hanno disseminato per il borgo varie installazioni che raffigurano quello che ormai è il loro simbolo: la lumaca. Una in ferro è abbarbicata al cantonale di Palazzo Panitteri, una all’interno della sua corte, una eretta su un piedistallo lungo Corso Umberto I, una in legno nel giardino sensoriale del parcogiochi inclusivo della Villa Comunale ed una al centro di Piazza Vittoria, lungo il Corso Umberto I. Quest’ultima è stata ribattezzata Vittoria come la piazza in cui è stata inizialmente collocata.

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