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Palazzo Beccadelli

Ci troviamo sul Corso Umberto I, tra il vicolo Beccadelli e la Via Pietro Caruso. Qui i Marchesi della Sambuca fecero costruire un edificio imponente e poderoso. Il Palazzo prende il nome dall'esponente più illustre della famiglia: Giuseppe Beccadelli di Bologna (1726-1813).

Un tassello monumentale del tessuto urbano settecentesco di Sambuca

L'Abate Vito Amico, che nel “Dizionario Topografico della Sicilia” descrive con chiarezza la struttura urbana della moderna Sambuca, racconta che la costruzione del Palazzo avvenne in un arco di tempo abbastanza lungo, su edifici preesistenti che si articolavano nell’ambito di un intero isolato delimitato dalle Vie Beccadelli, Baglio Grande, Pietro Caruso e dalla Via Grande (Corso Umberto I). L’area comprendeva la Chiesa di San Sebastiano, l'Ospedale Pietro Caruso (1500), alcuni edifici di antica fabbricazione, manomessi per esigenze logistiche nei secoli, ed il massiccio beccadelliano.

Proprietà della nobiltà più prestigiosa di Sicilia

Membro di una delle più antiche e illustri famiglie della Sicilia, sposo di una discendente dei Principi di Raffadali (condizione che gli consentì di divenire rappresentante della Corte napoletana in Toscana e ambasciatore alla Corte di Vienna), Giuseppe Beccadelli fu investito nel 1777 del Marchesato della Sambuca in quanto primogenito ed erede universale del padre. Giace sepolto nel Convento dei Cappuccini.

Fasti della nobiltà tra gusto gotico-catalano e tardobarocco

Di grande bellezza sono lo scalone catalano all'interno del cortile e il monumentale balcone centrale sormontato dallo stemma della famiglia, che evoca i fasti di un tempo. All’interno del complesso resta integro il salone delle feste con pregevoli stucchi tardobarocchi sulla volta.
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