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L’abitazione di una famiglia di letterati

Il padre di Emmanuele, Vincenzo - medico, poeta, letterato e patriota, originario di Ribera - s’era trasferito a Sambuca nel 1837 a causa della malaria: in questo palazzo nacquero quasi tutti i suoi figli. In realtà, tutta la fila di case adornate di balconi, terrazze e loggette, che fiancheggiano a sinistra la piazza Navarro, fu proprietà e abitazione della numerosa famiglia di Vincenzo. Fu lui a fare ristrutturare i fabbricati preesistenti (almeno quelli del primo corpo di edifici) risalenti alla seconda metà del ‘700, dando origine all’attuale intero impianto. La parte, invece, che insiste sull’arco del vialetto che si collega con Via Graffeo, non fu manomessa e, per analogia con strutture dalle stesse caratteristiche, si fa risalire alla fine del ‘500 - inizi del ‘600.

Palazzo Navarro

Il luogo in cui ci troviamo è uno dei Luoghi dell’Identità e della Memoria di Sambuca di Sicilia, legato ad una personalità della cultura letteraria vissuta tra il 1838 e il 1919, che ebbe i natali proprio qui in questa casa: parliamo di Emmanuele Navarro della Miraglia, scrittore e autore di numerosi saggi e racconti, considerato padre, o comunque precursore, del Verismo, amico di Verga e Capuana.

Da Casa Navarro, il “Salotto sambucese dell’800”, a Parigi tra intellettuali internazionali

Casa Navarro, dinanzi alla quale ci troviamo, fu cenacolo di vita artistica e letteraria e sede ideale del cosiddetto “Salotto sambucese dell’800”. E se Vincenzo fu attivo a Sambuca come letterato e fondatore del periodico locale L’Arpetta, Emmanuele si distinse per il suo impegno anche ben oltre i confini del suo paese. Nel 1860, con il padre e altri liberali sambucesi, accolse una colonna di garibaldini, guidati da Vincenzo Giordano Orsini, che puntava su Sambuca dopo essere stata respinta dagli abitanti di Giuliana; collaborò con importanti periodici dell’epoca, come il napoletano L’indipendente, diretto da Alexandre Dumas padre; ma viaggiò anche a lungo, in Italia e all’estero, vivendo anche a Parigi dove frequentò i salotti letterari dell’epoca con Victor Hugo e numerosi intellettuali ed esponenti del mondo culturale d’oltralpe - tra questi la scrittrice George Sand, celebre musa di Chopin e spirito ribelle, con la quale ebbe forse anche una liaison.

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Sorprendenti opere e luoghi della memoria di Navarro in Sicilia

Il “conte della Miraglia”, come Emmanuele si firmò con uno pseudonimo, morì il 13 novembre 1919 a Sambuca, dove era nato. Resterà immortale per le sue opere: il suo romanzo “La Nana”, in cui Rosaria Passalacqua, figlia di un nano, è sedotta e abbandonata da un «galantuomo» e poi amata e accolta da un «picciotto dritto», fu recensita entusiasticamente da Luigi Capuana e riedita da Leonardo Sciascia. A celebrare e divulgare la memoria dell’autorevole scrittore sambucese, anche la Biblioteca di studi Navarriani dalla locale Banca di Credito Cooperativo, il premio Emmanuele Navarro, l’inserimento del letterato nella “Strada degli Scrittori” (la strada statale 640, che attraversando longitudinalmente la Sicilia da est verso ovest, tocca i luoghi della memoria letteraria dei siciliani Verga, Sciascia, Camilleri, Tomasi di Lampedusa, Antonio Russello, Rosso di San Secondo e, appunto, Navarro) e questa Casa, Luogo dell’Identità e della memoria di un’eminente personalità della cultura letteraria.

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Palazzo Navarro tra i Luoghi dell’Identità e della Memoria (LIM)

Palazzo Navarro a Sambuca è stato inserito dalla Regione Sicilia tra i LIM (Luoghi dell’Identità e della Memoria) nella sezione dei Luoghi delle personalità storiche e della cultura, in questo caso letteraria: un patrimonio di enorme importanza oggetto di un progetto di valorizzazione, opportunità per definire le strategie di sviluppo della comunità che li accoglie.

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